UCRAINA IL RE È NUDO

Guerra in Ucraina, siamo sicuri che l’America non sia oramai un Re nudo?

Venti di guerra si abbattono sull’Europa”, sono questi i titoli dei giornale che girano in questo momento di tensione ucraina e non si può fare a meno di pensare a quei vecchi titoli di giornale al tempo delle due guerre mondiali. E il cuore inesorabilmente trema al solo ricordo. Ma analizziamo la situazione in modo approfondito.

Perché gli Usa stanno facendo questa mossa a cosa serve?

In modo molto disumano qua è una questione di PIL, oramai il RE è Nudo, e non ci vuole un bambino per capirlo, se l’Ucraina entra nella NATO, dovrà comprare armi americane, e il 2% del suo PIL andrà all’America. Il Re è nudo perché non ci sono ne risorse e ne uomini per fare tutto questo, armiamoci e partite, e così poi ci sarà l’ennesima ricostruzione. In altri articoli ho già scritto che l’Occidente è un malato terminale, che i vecchi sistemi non giovano più al concetto oramai innescato del bisogno di nuova economia. Leggi altri contenuti.

La mossa di creare un conflitto è il solito sistema capitalistico che continua a perpetuare il declino di un sistema che fa acqua da tutte le parti, sfruttando i rancori antichi di una Nazione come l’Ucraina, che ha ancora degli occhi il ricordo delle carestie, delle deportazioni e delle repressioni che causarono la morte di 8 milioni di ucraini e che persero la vita nella Seconda Guerra Mondiale, lasciando in eredità un risentimento mai sopito nei confronti di Mosca e del socialismo reale. Ma si potrebbe andare ancora più in dietro nel tempo per capire, ma mi fermo qui.

Quello su cui rifletto è il perché tutti proclamano il dissenso verso la guerra, nessuno la vuole, ma nessuno vuole trattare con Putin, in concreto solo sanzioni. Dalle immagini si vedono bombardamenti chirurgici fatti dalla Russia. Fortunatamente quelle che trasmettono, non sono le solite vecchie e terribili immagini di guerra, si notano invece carri armati passare con dietro macchine in circolazione, questo la dice lunga. Ma la situazione potrebbe aggravarsi da un momento all’altro. Dalle notizie degli inviati, nessuno tratta, o chiede le dimissioni al presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, pur mandando armi. Ci sono molte cose che vanno osservate in profondità e con lucido senso critico, senza confondersi con la propagata mediatica.

L’Ucraina oggi.

Geo-politicamente il Paese ha ritrovato la sua indipendenza solo nel 1991, inglobando 45 milioni di abitanti e 603mila Kmq, nel tracciato internazionalmente riconosciuto, inclusa la Crimea. Ma lo scenario politico si è subito frammentato, per farsi sempre più instabile, soprattutto agli inizi del 2000, quando sono emerse fratture profondissime tra i favoreggiatori del riavvicinamento all‘Unione Europea e all’Occidente e i difensori del legame storico con la Russia.

Cosa succederà sui mercati finanziari dunque?

Succederà che si dovrà navigare a vista, che la situazione andrà di pari passo con ciò che verrà deciso al tavolo delle trattative. Saranno questi elementi a determinate la montagna russa dei mercati. Certo è che lo scopo di Putin è quello di non far espandere l’America ad Est, e di portarla al tavolo delle trattative per far rispettare i patti presi in precedenza negli anni ‘90 da Michail Gorbačëv. L’America dal canto suo vuole portare la Nato sul territorio Russo, cioè costruire una base missilistica e questo non è accettabile da parte della Russia, paragonabile alla crisi dei missili di Cuba. In tutto questo al centro c’è l’Ucraina e il suo popolo.

Putin ha anticipato le mosse americane, forse anche per evitare un falso attentato che avrebbe dato un motivo per un attacco. Si è preparato per questa azione, sa che può farlo. La speranza concreta a questo punto è che i nodi si sciolgano nel più breve tempo possibile. L’augurio è quello che l’Europa possa avere l’occasione di staccarsi dall’Amarica, che oramai è in fase decadente, e capisca che questo sistema americano economico e di controllo deve finire, che fare guerre per la ricostruzione è abominevole dopo che una civiltà ha fatto enormi passi avanti in questi ultimi 80 anni contro l’idea della guerra. La propaganda avrà le sue armi per spingere verso un conflitto, ma forse grazie anche, alla pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero e sopratutto l’Europa, e non l’ho avrei mai detto, potrebbe rivelarsi uno scudo di pace.