INVESTIRE CON IL PRIVATE BANKER : CASE STUDY BY SERGIO MOTTOLA

Vorrei condividere una mia esperienza fatta con un cliente come Caso di Studio, che mi vide impegnato tra il 2010 e il 2011 e in cui seguendo una mia intuizione nel campo delle biotecnologie, iniziai ad approfondire l’argomento e a trovare sempre più informazione e articoli riguardanti le cellule staminali, il loro utilizzo, la mappatura del genoma, dna, ect…

Il mio interesse era focalizzato sulla continua evoluzione di questa tecnologia, nel quale riscontravo un suo avanzamento nei mercati finanziari in campi diversi e specialmente in quelli inerenti al settore medico. Gli argomenti che mi colpirono furono all’inizio discussioni su “pezzi di ricambi in materiale sintetico da trapiantare nell’uomo”, l’uso delle cellule per qualsiasi cura, la mono bionica, financo una protesi che con un chip si poteva comandare con il pensiero, se ricordo bene era una ricerca dell’Università di Pisa, che riguardava la misura e la traccia neurale del pensiero, in poche parole BIOTECH.

E fu così che in un incontro di lavoro con il mio cliente Walter, spiegai le mie intuizioni e ciò che esse potevano apportare ai suoi investimenti, Walter capii al volo il mio punto di vista e di diede massima fiducia.

Il Risultato

  • Di conseguenza al nostro incontro decisi di mettere il 5-7% del suo portafoglio su questo settore, era il 3 Novembre del 2011 una quota costava 6,48 euro.
  • L’anno successivo, a fine Settembre 2012 la quota valeva 10,43 euro, decidemmo di liquidare quel circa +60%.
  • Nel Maggio 2013 la quota raggiunse i 12,71 euro, circa +98%, liquidammo ancora.
  • Cinque mesi più tardi, nell’Ottobre de 2013, disinvestimmo ancora il guadagno a 13,38 euro, circa il 35%.
  • A Marzo del 2015, liquidammo ancora il guadagno a 29,487 euro, circa 88%.
  • Chiusi la posizione nell’Aprile del 2017 a 24,663 euro, in quanto c’erano segnali alquanto negativi.
  • L’investimento produsse un risultato di circa il 10% annuo.

Il risultato fu ottimo e la cosa che più mi convinse fu la mia analisi strategica vincente, grazie alle osservazioni fatte e agli andamenti degli anni a seguire.

Di fatto la considerazione più importante e di cui ne tengo conto tutt’oggi, fu per 2018, un anno horribilis, in parte con il meccanismo di liquidare il guadagno non intaccammo il capitale, e questo mi ha dato conferma che la mia gestione fu prudente, da buon padre di famiglia.