personal savings under a brick in the floor

  1. Differenza tra Private Banker e Consulente Finanziario
  2. Private Banker tra logica e analisi strategica
  3. A chi Affidare i propri soldi
  4. Le mansioni del Private Banker

Qual’è la differenza tra la figura del Private Banker e quella del Consulente Finanziario?

Per la mia esperienza ho riscontrato che una delle caratteristiche più interessatati delle qualità umane è la capacità di analisi e previsione degli eventi tempestivamente per agire in modo preventivo. Fattori questi fondamentali che non conoscono confini e che diventano all’occorrenza mezzi essenziali per la sopravvivenza, anche quando si tratta della gestione dei propri patrimoni, e che risultano caratteristiche anche alla base del mio lavoro.

Di ciò che affermo e che oggi voglio spiegare in modo semplice, ne sono una prova tutte quelle figure professionali, come la mia, che trattano le materie d’investimento e di “denaro e nonostante siano passati ormai più di 40 anni dalla loro nascita, in Italia ad oggi queste figure rimangono ancora poco chiare, o non sono perfettamente conosciute al popolo dei risparmiatori italiani, vuoi anche per un modo tutto italiano di gestire i propri patrimoni mobili ed immobili.

I miei inizi sono stati una serie di fortunate coincidenze e grazie ad una mia conoscenza ,che nel 1999 mi ha fatto letteralmente innamorare di questa professione e che mi diede la possibilità di osservarla nella sua funzione sociale. Una visione utile soprattutto a coloro che affidano i propri beni ad un professionista, al quale viene dato un compito e la massima fiducia in un campo così delicato e cioè quello di proteggere i propri patrimoni, dando così a quel professionista una valenza umanamente importante e di grande responsabilità, dato che con le sue capacità di analisi strategica, logica, ingegno e creatività ha il dovere, ed essere in grado di proteggere il passato, il presente ed il futuro delle persone e della loro vita economica-sociale. Hai già letto mia storia? Private Banker Firenze clicca qui.

Mi resi subito conto profondamente che potevo essere in grado di proteggere non solo la vita economica del mio cliente, ma con il mio lavoro migliorare anche un aspetto della civiltà in cui viviamo ed effettuare una pratica etica nella gestione dei patrimoni altrui.

Perché la logica o analisi strategica possono far guadagnare milioni?

Tornando a come l’analisi strategica e la logica sono le chiavi per migliorare la propria vita, basta osservare come queste capacità produttive della ragione cioè: il talento logico-razionale di guardare il contesto facendo analisi a 360°, hanno portato nei decenni ad una nuova inventiva nella gestione e nei modi di vedere gli investimenti

Andando indietro nel tempo, diciamo ai primi anni ‘80, quando in Italia si affacciavano sul mercato mobiliare le prime Sicav (società di investimento a capitale variabile) e Fondi di Investimento, proprio allora alcune tra le Banche più lungimiranti e soggetti interessati al business, iniziarono a cercare e formare figure che promuovessero tali investimenti, con la specificità di promulgare il piano di accumulo del capitale, cosa vuol dire questo? Vuol dire investire in borsa versando una somma mensile, così che dopo un lasso di tempo quel investimento avrebbe dato i suoi frutti.

Questo permise a soggetti davvero capaci attraverso le loro competenze di investire e di aumentare l’offerta di investimento. Il passo successivo fu quello di dare una forma giuridica a questa nuova professione, come già esisteva nei paesi anglosassoni e venne così fondato l’albo dei Private Banker, Promotori Finanziari o Consulenti Finanziari.

La qualità in questo settore si concretizzò sia con la crescita di liquidità, che con l’avvento tecnologico degli anni 90, fino a creare economia informatica con dot-com. Dot è il nome inglese del punto, di conseguenza dot-com è il nome che deriva dal diffuso utilizzo da parte delle aziende, siano esse Banche o Società, di usare siti appartenenti al dominio di primo livello .com., che definiscono tutte quelle società di servizi che sviluppano la maggior parte del proprio business attraverso un sito web e Internet.

Ed è proprio in questo periodo che ci fu un proprio e vero boom di iscrizioni all’albo e nascite di Banche on-line, dove il messaggio che credo sia stato dato, a mio avviso erroneo, fu quello in cui “far crescere il denaro, sembrava facile”. Per esperienza personale il denaro non è mai facile e il guadagno non è mai una cosa semplice, ma la liquidità offre grandi possibilità di creare realtà interessanti a chi sa farne un buon uso.

Alcune persone pensano che il lusso sia l'opposto della povertà. Non lo è. È l'opposto della volgarità.
Coco Chanel

Ed è stata proprio questa crescita dei mercati finanziari e l’evoluzione delle piattaforme tecnologiche, che negli ultimi anni: con il difficile contesto socio economico, la crisi del settore degli istituti di credito, la nascita di strumenti finanziari sempre più complessi, ha creato un disorientamento e quella strana diffidenza, o confusione, in coloro che hanno liquidità e voglio far gestire il proprio patrimonio. Nel caso italiano soprattutto, la confusione regna ancora sovrana a quell’ampia fascia di risparmiatori che era solita affidare i propri risparmi a banche, o sportelli postali, tenendo conto che il rendimento facile (in assoluto), erano cedole al 10-15 %, quando in Italia l’inflazione era al 18/20%.

Tra il difficile linguaggio tecnico e tecnologico si è formato uno sparti acque tra chi di materia di investimenti del proprio capitale è avvezzo per conoscenza del settore e chi è completamente ignaro delle grandi possibilità che offrono questi settori e i loro operatori. Un mare magnum in cui districarsi e dove navigare a vista per un investitore e per chi s’improvvisa in questo mestiere è la scelta peggiore.

E non a caso nella fase particolarmente difficile, per quel che ha riguardato i rendimenti dei portafogli investiti, il dato più significativo è il perdurare di un lungo periodo in cui i tassi attivi sono molto bassi e talvolta prossimi allo zero, creando nei risparmiatori quel timore, a tratti diffidenza di un cambiamento così insidioso del rendimento facile. Tutto ciò ha portato ad un nuovo pensiero quello del rischio e della volatilità del portafoglio, che ha una sua valenza, forse per questa contrazione della forbice tra tassi attivi e passivi, che ha rappresentato per gli istituti di credito una sostanziale diminuzione degli utili societari, quindi del non rendimento dei portafogli degli investitori.

Ed è qui che entra in gioco l’analisi strategica elemento fondamentale che mi ha permesso di concretizzare al meglio la gestione degli investimenti dei miei clienti e che mi ha portato a sviluppare una strategia di previsione e prevenzione dell’investimento dei prodotti finanziari che tutela e remunera il risparmiatore, facendo da ponte tra loro e gli enti emittenti.

Di fatto a loro volta gli enti emittenti, creando figure professionali dedicate al settore investimenti, come la mia, hanno sconcerto i risparmiatori italiani, storicamente solidi investitori in titoli di stato e forse qualcuno direbbe dalla cultura finanziaria limitata, ma a mio avviso una mentalità del denaro diversa per cultura e non per nulla sbagliata. Ma va sottolineato che questo tipo di atteggiamento nei confronti dei propri averi, crea una discordanza dovuta proprio alla cultura del denaro in Italia, (il rendimento facile) che non dà modo di vedere le opportunità e il potenziale della liquidità e di come essa possa essere investirla.

Ma grazie alla nascita, nel corso del tempo, di queste nuove figure professionali in grado di seguire con competenza e attenzione i portafogli finanziari di tutti coloro che ne hanno avuto bisogno, piano piano si è sempre più scongiurata una gestione fai da te errata dei propri capitali. Ed è proprio in questo passaggio che la mia idea di un’utilità sociale si centra, perché si è venuto a creare finalmente quel ponte tra la cultura del denaro e la gestione in modo etico nel rispetto della cultura sociale e personale del nostro modo di pensare italiano, dando modo di comprendere e di capire cosa vuol dire investire il proprio denaro e saper scegliere il giusto professionista e in cui la differenza viene fatta dalla libera competizione, che premia il più capace e come non mai, quando si tratta di denaro, il più corretto.

Quali sono dunque oggi le figure professionali a cui affidare i propri soldi?

Possiamo dire che si racchiudono sostanzialmente in 3 figure professionali per coloro che desiderano effettuare degli investimenti:

  • Dipendente di banca o postale, addetto ai servizi di investimento
  • Agente assicurativo
  • Private Banker Promotore Finanziario Consulente finanziario

E quali sono le differenze tra queste 3 figure?

Nel primo caso come è di prassi il dipendente di un ente bancario, o postale, ( la posta non fa parte del circuito bancario), qualsiasi mansione ricopre è comunque e sempre direttamente stipendiato dall’ente per il quale presta la sua opera e nello specifico. La limitazione in questo caso consistono: “nel fatto che generalmente sono limitati i multi marca ai portafogli più importanti, mentre la gamma di strumenti disponibili si riduce ai prodotti di casa per la clientela retail”. Ma la cosa più significativa della limitazione di azione e creatività nello svolgere queste mansioni per il dipendente sta, senza mancare di rispetto a questo figura, nel fatto che il beneficio economico è limitato al proprio compenso, o al più a qualche incentivo sulla misura dei prodotti collocati e l’orario di lavoro, disponibilità limitata.

Nel secondo caso l’agente assicurativo ha la possibilità di collocare i prodotti finanziari quasi esclusivamente emessi solo dall’ente assicurativo, di conseguenza la sua autonomia anche qui è limita e la competenza maturata dall’agente lo porta a proporre al cliente solo gli investimenti che conosce meglio, come ad esempio gli strumenti finanziari di matrice assicurativa.

Nell’ultimo punto restante diciamo che entriamo nel vivo del discorso, qui le cose si complicano perché quando si parla di Private Banker, Promotore Finanziario o Consulente Finanziario Indipendente c’è da fare un distinguo.

Quali sono nel dettaglio le mansioni che svolgono queste figure professionali?

Il Private Banker/Promotore Finanziario come abbiamo già accennato non è una figura professionale nuova ed è in stretto contatto con il risparmiatore finale, con il quale costruisce giorno per giorno un rapporto concreto, ed è per eccellenza la persona fisica più abilitata alla promozione e al collocamento di servizi e strumenti finanziari fuori sede.

Di fatto l’azione del Private Banker/Consulente Finanziario è incisiva rispetto alle altre figure professionali perché agisce in qualità di agente monomandatario nei confronti della banca o della società di intermediazione mobiliare per la quale lavora e dalla quale è autorizzato a prestare opera anche al di fuori della sede. Per poter esercitare la sua professione il Private Banker/ Consulente Finanziario deve obbligatoriamente essere regolarmente iscritto all’apposito albo. Da sottolineare è il fatto che in qualità di monomandatario, il Private Banker lavora in via esclusiva per un solo istituto di credito, che mette a disposizione una sempre maggiore opzione di scelta di case terze cioè Sicav indipendenti, retemultibrand.

Generalmente il Private Banker costruisce il suo compenso dalla retrocessione delle commissioni che vengono pagate dalle società prodotto ai distributori, grazie agli strumenti quotati sui mercati che ha a disposizione. Fondamentale per capire in concreto il significato di questa figura, va ben compreso che lavorando in via esclusiva per un’unica società, ma non essendo direttamente remunerato dalla stessa tramite uno stipendio fisso mensile, è solo attraverso le sue competenze, formazioni e, non mi stancherò mai di sottolinearlo, LOGICA E ANALISI STRATEGICA che posso avere soddisfazione professionale ed economica nello svolgere il proprio lavoro, trattandosi di un lavoro, come tale deve essere riconosciuto nei compensi. Dunque il Private Banker, non potrà emette parcella ai clienti traendo compenso diretto da loro, ma dovrà emette fattura nei confronti della società per cui lavora in base alle operazioni poste in essere e al portafoglio gestito.

Siamo arrivati alla fine di questo excursus, con l’analisi della figura dell’ultimo protagonista il Consulente Finanziario Indipendente. Mentre nel mondo finanziario anglosassone storicamente più evoluto il Consulente Finanziario Indipendente è una figura cardine, in Italia il consulente indipendente non è ancora troppo diffuso e conosciuto, fosse anche per una diversa legislatura finanziaria?

A differenza dalle altre questa figura professionale il Consulente Finanziario Indipendente è nato negli ultimi anni e non è un monomandatario, come per il Private Banker, ma può scegliere via via una banca, o un istituto a sua discrezione in cui mandare il cliente, è una figura che non è ancora strutturata, relativamente recente e in attesa di una normativa giuridica esaustiva.

In breve il Consulente Finanziario Indipendente è sempre una persona fisica o giuridica che presta consulenza a terzi in materia di prodotti finanziari, ma in sostanza la differenza sta nel fatto che i servizi prestati, ma prevedono un pagamento di un corrispettivo economico diretto, di fatto viene direttamente pagato dal cliente al quale fa parcella, diciamo che si può paragonare ad una sorta di free lance della finanza, perché non essendo legato ad nessun intermediario, esercita la sua attività di consulenza su tutti gli strumenti finanziari che il mercato propone; ed in fine la differenza sostanziale per l’acquirente che decide di avvalersi del suoi servizi, sta nel fatto che non sarà vincolato a sua volta ad alcun istituto o società di gestione, ma solo al suo professionista. In sintesi egli espleta un’attività costante mediante un servizio d’informazione per tutti gli strumenti finanziari a cui s’indirizza, monitorando l’andamento dei mercati e le opportunità di acquisto, e vendita prodotti, rimanendo una figura che si possono permettere in pochi.

Vien da se che in materia di Denaro, come abbiamo visto, le possibilità sono infinite per lo sviluppo e la creazione di nuove occasioni di guadagno, di investimenti, una continua evoluzione che si manifesta da sempre attraverso il continuo mutamento delle civiltà e delle società, che va saputa affrontare affidandosi a chi questa materia la conosce in profondità. Sono a vostra disposizione per qualsiasi dubbio e informazione.